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Rassegna di Video arte e cinema sperimentale tedesco


Si apre sabato 3 luglio, al SAC - spazio arte contemporanea di Livorno, la quinta edizione di 'Emerging Artists - Contemporary Experimental Films and Video Art from Germany', un evento presentato in anteprima italiana da ICIT Livorno, in collaborazione con il Goethe-Institut, l’associazione culturale Blob Art e con la compartecipazione del Comune di Livorno.


La rassegna di film sperimentali contemporanei e video arte è realizzata da AG Kurzfilm e German Films e rappresenta un punto di riferimento per tutta la giovane produzione audiovisiva europea.

L’intento è quello promuovere le opere di giovani artisti appartenenti al cinema sperimentale tedesco non solo in un contesto cinematografico ma anche in spazi dedicati all’arte contemporanea.



Beasts Of No Nation_Still - Krzysztof Honowski - courtesy AG Kurzfilm e German Films
Beasts Of No Nation_Still - Krzysztof Honowski - courtesy AG Kurzfilm e German Films

Curata da un comitato scientifico composto da Sarah Adam (A WALL IS A SCREEN), Anne Gaschütz (direttrice del FILMFEST DRESDEN), Carsten Aschmann (filmmaker, curatore e rappresentante del Lower Saxony Film and Media Office), Tobias Hering (curatore freelance) e Anne Turek (project manager "Emerging Artists", AG Kurzfilm), la rassegna ha l’intento di mostrare e indagare la genealogia delle immagini, il loro potenziale presente e il loro valore futuro attraverso il lavoro di otto artisti emergenti.


Come nascono le immagini? Come ci commuovono? Come riescono a mettere in moto eventi e azioni che spesso percepiamo come "vita reale”, aiutandoci a plasmare la percezione individuale tanto quanto le realtà politiche?


Sono queste alcune delle tematiche per le quali la rassegna ci mostra come il medium dell'immagine in movimento costituisca un’ineluttabile strategia artistica del nostro tempo.




If there is Love, you will take it - Daniel Hopp - courtesy AG Kurzfilm e German Films
If there is Love, you will take it - Daniel Hopp - courtesy AG Kurzfilm e German Films



Nel corso della rassegna è in programma, venerdì 9 luglio, un incontro con gli artisti Daniel Theiler (Top Down Memory) e Krzysztof Honowski (Beasts of No Nation).





Top Down Memory_Still - Daniel Theiler - courtesy AG Kurzfilm e German Films
Top Down Memory_Still - Daniel Theiler - courtesy AG Kurzfilm e German Films


Le opere e gli artisti presentati a "Emerging Artists - Contemporary Experimental Films and Video Art from Germany” sono:


FLUID BEHAVIOURS OF A PICTURE APPARATURE di Vera Sebert

NICER, SOON di Julius Weigel

BEASTS OF NO NATION di Krzysztof Honowski

IF THERE IS LOVE, YOU WILL TAKE IT di Daniel Hopp

CENTAURESS di Deniz Şimşek

DAL MIO DESERTO di Veneta Androva

LETTERS FROM SILIVRI di Adrian Figueroa

TOP DOWN MEMORY di Daniel Theiler



- Redazione




INFO:

"Emerging Artists - Contemporary Experimental Films and Video Art from Germany”

3 – 11 luglio 2021

SAC – spazio arte contemporanea

Via Luigi Boccherini, 22 Livorno


Orari:

Opening sabato 3 luglio ore 19.00

da domenica 4 a domenica 11 luglio dalle ore 21.00 – 23.00 (proiezioni video)


Venerdì 9 luglio ore 21.00 TALK: incontro con gli artisti Daniel Theiler (Top Down Memory) e Krzysztof Honowski (Beasts of No Nation)


ICIT – Istituto di cultura Italo – Tedesco

Via Giuseppe Verdi, 15 | Livorno | Italy

T 0586 799433

T +39 3331104379


SAC spazio arte contemporanea

Via Luigi Boccherini, 22 | Livorno | Italy

T 0586881165




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Lucca Art Fair Digital Art Weeks, organizzatori soddisfatti per la versione online da poco conclusa. Appuntamento con Lucca Art Fair 2022 al Real Collegio di Lucca.

La prossima edizione integrerà presenza fisica e piattaforma digitale



L’evento ha chiuso la scorsa domenica dopo 10 giorni (dal 28 maggio al 6 giugno 2021) di talk, collezioni, progetti curatoriali che hanno affiancato la parte espositiva. Tutto 100% online.

La nuova piattaforma T.O.E. Art Market (www.toeartmarket.com), dedicata al mercato dell’arte, ha fatto infatti da supporto alla fiera digitale dopo lo spostamento al 2022 della rassegna fisica, a causa delle restrizioni causate dalla pandemia, e ha ospitato in tutto 5.639 visitatori collegati in rete da 70 Paesi, di cui il 86% Italia e Europa e il restante 14% provenienti da Asia e Americhe.

Trenta le gallerie che hanno partecipato con stand virtuali, 4 i curatori (Paolo Batoni, direttore della fiera, creatore del Premio Combat e della piattaforma T.O.E.; Beatrice Buscaroli, storica dell’arte, critica dell’arte, giornalista, docente; Francesca Baboni, curatore indipendente; Kiki Mazzucchelli, curatore indipendente) che hanno presentato le loro visioni di collezione; 1 progetto espositivo, Art Tracker a cura di CampoBase, dedicato alla giovane arte emergente e realizzato in collaborazione con il Premio Combat; una decina di interviste condotte da Arianna Baldoni e Bianca Trevisan trasmesse sui social della fiera e oltre 1000 opere esposte online.

L’appuntamento è stato l’occasione per riunire, ampliare e consolidare la community di collezionisti e appassionati d’arte che ormai da anni seguono Lucca Art Fair e ha offerto la possibilità di confrontarsi e fruire di una vasta e curata offerta artistica.



«Siamo soddisfatti - ha commentato Paolo Batoni – l’esito della fiera digitale non era affatto scontato, essendo la prima edizione. Invece, il grande numero di visitatori online, più di 5600, ci spinge a continuare questa esperienza che si andrà ad integrare alla sesta edizione in presenza di Lucca Art Fair 2022, in programma a maggio nella nuova sede del Real Collegio, all’interno delle mura di Lucca. Nel frattempo il percorso espositivo virtuale delle gallerie continuerà ancora nei prossimi mesi sulla piattaforma T.O.E. Art Market con diversi appuntamenti che potenzieranno l’idea di esperienza a 360° che vogliamo portare avanti».




Le gallerie che hanno partecipato a Lucca Art Fair Digital Art Weeks e resteranno sulla piattaforma digitale T.O.E. sono: a-space, Rheinfelden, Svizzera | ARCgallery, Monza, Italia | Associazione culturale Galleria delle Visioni, Piacenza, Italia | Bernabò Home Gallery Contemporary, Trezzo sull’Adda, Milano, Italia | Bernabò Home Gallery, Trezzo sull’Adda, Milano, Italia | Casa d’Arte San Lorenzo, San Miniato, Pisa, Italia | Cella Art & Comunication, Santa Margherita Ligure, Genova, Italia | Colossi Arte Contemporanea, Brescia, Italia | Combat Prize collection, Livorno, Italia | Eldevenir Art Gallery, Torrox, Málaga, Spagna | ESH Gallery Milano, Italia | Galería Zunino, Siviglia, Spagna | Galleria GranelliLivorno, Italia | Galleria Incinque Open Art Monti, Roma, Italia | Guastalla Centro Arte, Livorno, Italia | IAGA Contemporary Art, Cluj-Napoca, Romania | Il Castello, Milano, Italia | IPERCUBO, Milano, Italia | La Bottega dell’Angelo, Ostuni, Brindisi, Italia | LDXArtodrome Gallery, Berlino, Germania | Photonic Art by Light Studio, Milano, Italia | PoliArt, Milano, Italia | Prototip, Belgrado, Serbia | Rado Art, Londra, Regno Unito | Reflektor Gallery, Uzice, Serbia | Sangallo Fine Art, Vasto, Chieti, Italia | Vannucchi Arte, Prato, Italia |VinciArte, Padova, Italia | Zamagni Galleria d’Arte, Rimini, Italia.


- Redazione

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L’arte, pur non lasciandovi segni pregnanti, vive le follie della congiuntura contemporanea.






In tale situazione è abbastanza normale che gli autori permangano solo immettendo le proprie ricerche in questo alveo senza alcun navigatore. Durante il Novecento, ma principalmente dopo il Secondo Dopoguerra, l’arte si è presentata come contemporanea per una rottura profonda con il passato più recente o quello di derivazione classica. Il problema è che mancano tuttora demarcazioni certe su tali ricerche. Cosa fa di loro l’essere contemporanee? Qui l’estetica manca di precisione, forse perché troppo legata a stilemi del passato, mentre l’arte brancola nel buio di una creatività che forse si è spinta troppo avanti per essere circoscrivibile. Tutto ciò porta ad un notevole stato ansioso di tali discipline. Partendo da questa congiuntura l’autore mostra come questa situazione porti parecchie conseguenze nell’attualità .Si respira ovunque infatti un senso estetico diffuso che crea ancora più difficoltà nel demarcare l’artistico. Sembra poi che per essere contemporanei si debba proporre uno scarto nel flusso della contingenza. L’arte contemporanea ha abdicato all’educare la società, si è fatto in un certo senso muta, brancolando tra arte totale e non-opera. In questo ultimo campo è stata sostenuta unicamente dal pensiero ma in questa incertezza si è fatta inghiottire dall’ansia. Il contemporaneo ha poi proposto nuove esemplificazioni rispetto a cosa è arte e cosa no, all’originale e all’autentico ma pure su cosa è inespressivo e inautentico. Ciò ha portato autori come Francis Bacon, muovendosi nel solco della tradizione, a proporre un eccesso di sensibilità e dare corpo visibile a delle forze del sistema nervoso prima invisibili. Poi il libro rende conto del concetto di simulacro, dove l’arte trova sempre possibilità esemplificative. Immettersi in tale flusso, mostrarne le incongruenze, può essere lascito importante all’umanità per comprendere meglio il nostro presente. La prevaricazione della mente dell’uomo da parte della tecnologia, una natura con cui raffrontarsi continuamente e talmente grande e altra da essere molto vicino ad un nuovo sublime, ha desacralizzato possibilità di sopravvivenza di concezioni di creatività plurisecolari. Arte e filosofia, particolarmente da Hegel in poi, hanno avuto un conflitto che si è esteso fin al contemporaneo. Con l’Arte concettuale la ricerca si è smaterializzata e si è fatta mero concetto. Ciò non è ancora finito visto che anche nelle ricerche più recenti la cosa-opera ha perso terreno rispetto all’idea. Pare sotto ai nostri occhi essere andata in scena una sorta di vendetta dell’arte sulla filosofia. Anche il Minimalismo si pose come alternativa a certe concezioni espressive precedenti, anche se mantenne, facendone il tutto, l’oggetto artistico. Qui, nonostante roboanti proclami di certi suoi protagonisti, si continua però a cercare una relazione, anche indebolendo la referenza. Il cattivo gusto e il falso sono poi entrati prepotentemente nella società, dove è ben presente anche il kitsch. In mezzo anche a queste opere inautentiche pare che l’uomo possa trovare una sorta di anelito di contentezza. Ciò lo eleva, anche solo per un poco, dalla sua situazione ansiosa. Il soggetto può prestare attenzione a questi oggetti e da lì si può creare una relazione foriera d’avvenire, anche per l’arte contemporanea.


Stefano Taddei





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