top of page

Con la crisi economica i settori pubblici hanno veicolato molte risorse sul sociale discriminando il culturale. Ciò è segno evidente della miopia di una serie di classi dirigenti che non hanno capito come i due ambiti possano ampiamente intersecarsi.

Le istituzioni museali, con scelte deliberate di bilancio, millantato sempre carenze di fondi. Basta poi una cernita di come sono stati utilizzati i soldi pubblici e l’arcano è svelato. La politica, come l’informazione, è disinteressata alla cultura, un settore dove i soliti fanno il bello e il cattivo tempo. Il cittadino poi conferma continuamente la fiducia a questi rappresentanti e diviene complicato proporre arte nell’attualità. C'è però il privato. Sovente, dato che si occupa di tutte le spese, trova viatici privilegiati per proporsi e nobilitarsi esponendo le proprie raccolte d'arte in istituzioni statali. Non sempre, per fortuna, è così. L’indagine vuole proporre una panoramica dei musei privati e del collezionismo che vi si sottintende. Da qui si evince l’eterogeneità della proposta culturale che ha portato anche alla possibilità di fruizione al grande pubblico. Essendo un settore ben specifico, risponde a regole peculiari ma pure con anche storie particolari, come quella di Eli Broad riguardo la donazione della propria collezione al LACMA di Los Angeles. L'istituzione non poté garantire l'esposizione permanente e allora il collezionista si costruì The Broad, un museo privato. Il gusto personale e le relazioni con gli artisti paiono il fulcro di buona parte della passione che muove tale ambito. Non si può però dimenticare l'idea dell'investimento. Ci sono poi musei che sono diventati iconici per le strutture, vedi la Fondazione Louis Vuitton. Nel testo si discorre anche dei lasciti, definendo i vari modelli gestionali possibili. Banche, aziende o navi da crociera hanno creato importanti collezioni e, ad esempio, Bank of America presta la propria a varie istituzioni. Non mancano nel testo importanti considerazioni fiscali e di diritto, senza dimenticare interviste ai fautori di tali raccolte e una panoramica sui maggiori musei privati nel mondo.


- Stefano Taddei

Alessia Zorloni ( a cura di )

Musei privati

Egea, pp. 319

35 visualizzazioni

La vulgata moralizzatrice e dominante del Secondo Dopoguerra ha sostenuto l’idea che durante il fascismo non esistesse alcun dibattito culturale.



Nel marasma contemporaneo, pur con difficoltà, tale muro sta mostrando grandi crepe. Questo libro, attraverso la disamina articolata di alcune personalità, restituisce la complessità del rapporto tra arte e fascismo, anche in funzione del periodo successivo. Il primo autore indagato è Edoardo Persico, molto interessato all'architettura ma, soprattutto, sulla scorta degli insegnamenti di Maritain, grande propugnatore di un’arte sacra pienamente inserita nel dibattito italiano ed europeo. In Giuseppe Bottai, dai primi interessi desunti dal Futurismo fino al suo essere uno degli uomini più rilevanti del fascismo, la cultura si lega alla politica, al corporativismo e alla costruzione di un uomo che guarda al passato latino ma che sa esemplificare la sua azione anche nel mondo moderno. In fondo egli rivendica l'auspicio che il futuro stato sia governato e guidato da un gruppo di artisti che lo sappiano accompagnare verso l’avvenire. Seppur destinato a fallire, questo presupposto avrà rivolgimenti anche oltre gli anni Trenta. Negli anni Cinquanta ci fu in Italia una contrapposizione tra una forma italiana e un diverso modo d'intendere l'arte da parte degli americani. In questo dibattito s'inseriscono Cesare Brandi o Aberto Burri. La rivista Primato, negli anni Quaranta, sosteneva questa battaglia contro certe idee provenienti dall'estero. Tra Cinquanta e Sessanta, ad esempio, un autore come Michelangelo Pistoletto sarà tormentato tra italianità e internazionalità. Ma non sarà il solo. Altre idee provenivano anche dalla Carta del Carnaro ( 1920 ) dove l'arte, anche la più umile, era legata al lavoro. Renzo De Felice ha certamente aiutato a trovare corrispondenze tra le due metà del Novecento in Italia. In questo libro sono tante le questioni che legano due parti della storia culturale nazionale che continuano a sembrare molto diverse. Tale saggio testimonia un maturo transito d'idee tra questi periodi ed in cui, quindi, non sono apparse solo cesure nette.


- Stefano Taddei


Michele Dantini

Arte e politica in Italia Tra fascismo e Repubblica

Donzelli Editore, pp. 154

50 visualizzazioni

The 5th edition of the event dedicated to the modern and contemporary art will take place from  15th to 17th May, 2020, at the historical and picturesque palace of Real Collegio in Lucca, inside the ancient city walls of one of the most important and artistic place in Italy.

The frescoed halls and prestigious spaces will host Lucca Art Fair to welcome collectors and art lovers from all over world for three days and live a new “artistic experience”, as a journey through art that will start from the beating heart of the city.

The monumental complex of the Real Collegio, arranged on two floors, will be the unique and exclusive frame of a journey among different artistic realities, where history and future generations communicate with each other.


Lucca Art Fair 2019 - Photo courtesy Nicol Claroni

"The choice of the Real Collegio as the new venue of the event - explains Paolo Batoni, director of Lucca Art Fair – wants to respond to the requests of an audience increasingly looking for a strong emotional and artistic experience. The new project proposal is to collocate contemporary artworks in a historic building in the center of Lucca: the aim is to exalt a virtuous contamination between contemporary and ancient. Special thanks - continues Batoni - go to all the staff of Lucca Crea ,

who has accompanied us in the last editions with professionalism and passion. We have shared a common love for art and we hope to have the opportunity to work together again in the future".


Lucca Art Fair 2019 - Photo courtesy Nicol Claroni

The Main Section has been reconfirmed with the participation of galleries consolidated on the international scene, to offer collectors a selection of artworks ranging from modern, post-war and contemporary art.

Art Projects is one of the news of Lucca Art Fair, a special space dedicated to emerging projects and galleries with an experimental profile, which will mainly present only shows and two shows in a spectacular context.

Among the other news of Lucca Art Fair 2020, the Spotlight section will focus on the art of the mid 19th century and the beginning of the 20th, a project dedicated to the "contemporaries of the past", which will explore the first representations on the truth - Macchiaioli in particular, to the historical avant-gardes of the early 1900s.


Lucca Art Fair 2019 - Phto courtesy Nicol Claroni
Lucca Art Fair 2019 - Photo courtesy Nicol Claroni

As the last edition, the VIP Programme will involve an important group of collectors, invited by the art direction and gallery owners, to create exclusive art appointments at the fair and in the heart of the city of Lucca.

The series of talks "Vissi d'arte" will be hosted in the splendid thirteenth-century cloister of Santa Caterina of  Real Collegio. The will be meetings with artists and art addicted who will share their experiences in the art world.

The Art Tracker will be also presented at Lucca Art Fair and it will be a special space dedicated to three under-35 artists, who were selected from the finalists of the Combat Prize 2019 to create site-specific projects for the art fair.

It has also been confirmed the appointment for guided tours of the fair, as an opportunity to exchange and approach the world of art collecting, involving the amateur and non-amateur public.


INFO

LUCCA ART FAIR 15 - 17 May 2020

REAL COLLEGIO - LUCCA

Piazza del Collegio, 13


ADMINISTRATIVE OFFICE T.O.E. | T. +39 0586 881165 |  info@luccaartfair.it | www.luccaartfair.com

PRESS OFFICE Alice Barontini | press.alicebarontini@gmail.com | T +39 338 5437661

335 visualizzazioni
bottom of page